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"Napoli, nessuna e centomila": una città raccontata da 50 scrittori nel nuovo libro di "Repubblica"
Napoli nel racconto di cinquanta scrittori italiani e stranieri,
protagonisti della letteratura e della saggistica che descrivono la
città da punti di vista diversi e originali. Immagini e riflessioni che
danno sostanza e corpo a "Napoli, nessuna e centomila", la nuova opera
realizzata da "Repubblica" in collaborazione con la Fondazione Premio
Napoli, pubblicata insieme con l'editore Guida, così come gli altri
volumi della collana "Novanta/Venti", inaugurata in occasione del
trentennale della redazione napoletana.
Grandi autori, scrittori e poeti anche della scena internazionale, firmano questo libro collettivo: Abdilatif
Abdalla, Ali Charour, Roberto Andò, Viola Ardone, Franco Arminio, Sara
Bilotti, Maurizio Braucci, Massimo Cacciapuoti, Nanni Cagnone, Ruggero
Cappuccio, Antonella Cilento, Maurizio de Giovanni, Doris Dörrie,
Rosario Esposito La Rossa, Antonio Franchini, Raffaele La Capria, Peppe
Lanzetta, Marina Lewycka e Donald Sassoon, Marãm al-Masri, Lorenzo
Marone, Giuseppe Montesano, Enzo Moscato, Natsuo Kirino, Marino Niola,
Antonella Ossorio, Valeria Parrella, Antonio Pascale, Gian Piero
Piretto, Fabio Pisano, Andrea Pomella, Pier Luigi Razzano, Patrizia
Rinaldi, José Vicente Quirante Rives, Davide Rondoni, Manlio Santanelli,
Roberto Saviano, Igiaba Scego, Jean-Noël Schifano, Adania Shibli, Piera
Ventre, Yu Hua.
Alcuni scrittori intervengono conversando su Napoli con Razzano: sono Diego De Silva, Donatella di Pietrantonio, Nicola Lagioia, Antonio Scurati, Walter Siti, Sandro Veronesi.
Ciascun autore ha liberamente offerto un proprio racconto sulla città
per il libro che sarà dato in omaggio ai lettori di "Repubblica", in
abbinamento con il nostro quotidiano in edicola giovedì 28 gennaio.
"Napoli, nessuna e centomila" si ispira liberamente a "Dadapolis", un
libro di grande successo pubblicato 33 anni fa per Einaudi dalla
scrittrice Fabrizia Ramondino e da Andreas Friedrich Müller,
docente di tedesco all'Orientale. Era, "Dadapolis", un caleidoscopio,
collage di brani di protagonisti della letteratura mondiale e di
osservatori, che parlavano della città attraverso i secoli. "Napoli,
nessuna e centomila" ha una struttura diversa e nessuna pretesa di
emulazione, dà spazio a scrittori contemporanei. Costituisce piuttosto
un'antologia, da cui trarre spunti di riflessione su una città narrata
crudamente, nel bene e nel male, oltre ogni oleografia o visione
edulcorata.
È un'opera nata in rete, frutto cioè della feconda
collaborazione di "Repubblica" con il Premio Napoli e con importanti
centri culturali di Napoli e del Paese, dall'Università Federico II
all'Istituto universitario Orientale, dal Goethe Institut al Cervantes.
La prefazione è del direttore di "Repubblica" Maurizio Molinari, con un saggio di Matteo Palumbo e le riflessioni di Domenico Ciruzzi, Alfredo Guardiano, Rossella Paliotto.
Nel corso dei mesi Napoli è stata al centro di una fitta trama di
scambi culturali in Italia e all'estero, che hanno portato alla nascita
di un'opera unica nel suo genere.
"Napoli, nessuna e centomila" è
dedicato a Fabrizia Ramondino, autrice di enorme talento, tra le più
cosmopolite del panorama letterario italiano, precocemente scomparsa nel
2008. Per il segno che ha lasciato nella cultura, per il valore e la
qualità della sua testimonianza, "Repubblica" propone che le opere di
Fabrizia Ramondino vengano raccolte in un Meridiano della Mondadori, le
prestigiose edizioni di grandi classici italiani e stranieri. Sarebbe,
questo, il più entusiasmante successo per "Napoli, nessuna e centomila"