lunedì 13 maggio 2024

Chi ha inventato il cubo di Rubik?

 

Il cubo di Rubik, noto anche come “cubo magico”, è un rompicapo che appassiona milioni di persone in tutto il mondo. Scopriamo insieme la sua storia.

L’invenzione del cubo di Rubik

Il cubo di Rubik è stato inventato nel 1974 da Ernő Rubik, un professore di architettura e scultore ungherese. A quell’epoca insegnava presso l’Accademia di arti e design di Budapest e un giorno ebbe l’idea di progettare uno strumento didattico da utilizzare durante le sue lezioni. In realtà, il professore stava cercando un sistema per muovere sezioni indipendenti di una struttura, in questo caso un cubo, senza dove smontare e rimontare l’intero meccanismo.

Rubik si rese conto di aver creato un vero e proprio rompicapo solo quando scompose tutte le parti del cubo e provò a rimontarle. Il cubo di Rubik originale era diverso rispetto a quello che conosciamo noi oggi: innanzitutto era di legno e non di plastica, poi era monocolore e aveva gli angoli smussati.

Inizialmente l’invenzione di Rubik si diffuse soprattutto tra gli studiosi del settore, incuriositi dai problemi statici e teorici che quel rompicapo aveva sollevato. Ben presto, però, il cubo divenne un oggetto acquistabile da chiunque.

La storia e il successo del cubo di Rubik

Nel 1975 il professor Rubik ottenne il primo brevetto per la sua invenzione, che fu chiamata “Cubo magico”. Solo nel 1977, però, l’oggetto fu modificato, prodotto in esemplari di plastica colorata e distribuito nei negozi di giocattoli di Budapest.

Nel 1979 il cubo fu presentato alla fiera dei giocattoli di Norimberga: fu proprio in quell’occasione che attirò l’interesse del fondatore dell’azienda di giocattoli Seven Towns, Tom Kremer, il quale propose a Rubik un accordo per esportare la sua invenzione all’estero. Fu così che i due firmarono un contratto con la Ideal Toy che si occupò subito di presentare il rompicapo, con il nuovo nome di “cubo di Rubik”, a tutte le altre più famose fiere di giocattoli.

Nel 1980 iniziò l’esportazione del prodotto: inizialmente le vendite non furono soddisfacenti, ma le cose cambiarono ben presto dopo un’intensa campagna pubblicitaria in televisione e sui giornali. La strategia si rivelò efficace: il cubo vinse alcuni premi come miglior giocattolo in vari Paesi e nel 1981 era già molto diffuso, diventando una vera e propria moda in tutto il mondo. Risolvere il rompicapo risultava però difficile per molte persone, così furono pubblicati diversi libri con le istruzioni sul cubo di Rubik, volumi che divennero ben presto dei best seller. Dopo aver ottenuto altri brevetti negli Stati Uniti, nel 1983 al professore fu riconosciuta ufficialmente la paternità dell’opera, messa in dubbio da altri scienziati che sostenevano di aver elaborato un sistema simile prima di lui.

Com’è fatto il cubo di Rubik

Il cubo di Rubik originale misura 5,4 centimetri per ogni lato e ha sei facce composte da 9 quadratini ciascuna (3x3x3) di colore diverso, per un totale di sei colori, ossia uno a facciata quando il rompicapo viene risolto. Esistono poi tante altre versioni; tra le principali ci sono la Pocket Cube, la più semplice con 4 quadratini per ciascuna faccia (2x2x2), e poi le due più avanzate, ossia la Rubik’s Revenge, con 16 quadratini per ciascuna faccia (4x4x4), e la Professor’s Cube, con 25 quadratini per ciascuna faccia (5x5x5).

Come funziona il cubo di Rubik

A seconda della tipologia, il cubo è composto da vari cubi più piccoli distinti, che si incastrano tra di loro e che sono a loro volta agganciati a un meccanismo centrale tramite un perno posto su uno dei loro spigoli. Questo sistema consente di spostare i cubetti, facendo ruotare le varie sezioni lungo due assi, così da poter creare combinazioni diverse.

A cosa serve il cubo di Rubik

Oltre a essere un divertente passatempo, il cubo di Rubik è un oggetto in grado di sviluppare l’abilità matematica e la conoscenza dello spazio. Può, inoltre, aiutare a esercitare la memoria. È un rompicapo adatto a ogni età ed è in grado di stimolare l’attività del nostro cervello come forse pochi altri rompicapi riescono a fare.

Come risolvere il cubo di Rubik

Lo scopo di questo rompicapo è quello di ricomporre le facciate del cubo, riportandole alla posizione originale, ossia quella in cui ciascuna facciata è composta da quadratini dello stesso colore. Le combinazioni possibili del cubo, ossia le diverse disposizioni dei pezzi, sono tantissime: si parla di trilioni, considerando le rotazioni di ogni singola parte del cubo. Risolverlo, dunque, è tutt’altro che semplice.

Negli anni gli esperti hanno elaborato diverse tecniche basate su algoritmi specifici, delle quali la più semplice è quella che prevede di procedere strato per strato, effettuando in totale sette passaggi (croce, angoli primo strato, secondo strato, orientamento spigoli, permutazione spigoli, orientamento angoli, permutazione angoli). Oltre a tanto allenamento, per risolvere il cubo di Rubik, dunque, bisogna affidarsi al proprio intuito oppure imparare uno dei tanti metodi ormai collaudati, come i due più famosi, il primo elaborato dall’informatica statunitense Jessica Fridrich e il secondo dallo svedese Lars Petrus.

I record del cubo di Rubik

Gli anni ’80 furono gli anni d’oro per il cubo di Rubik che, in ogni caso, è riuscito a mantenere una certa popolarità nel tempo: sebbene con alti e bassi, infatti, il giocattolo ha continuato e continua ancora oggi a essere venduto e prodotto in varie versioni. È ormai un oggetto cult nella cultura pop, non a caso è comparso anche in numerosi film, serie tv e cartoni animati. Nel 2003 sono nate la gare di Speedcubing il cui scopo è quello di risolvere il cubo di Rubik nel minor tempo possibile oppure in modi particolari. Nel 2004 è stata fondata la World Cube Association che si occupa proprio di organizzare queste competizioni e di regolamentarle.

I più recenti record mondiali del cubo di Rubik nelle principali categorie di gare sono:

  • Risoluzione più veloce del cubo 2x2x2: Guanbo Wang in 0,47 secondi (2022);
  • Risoluzione più veloce del cubo 3x3x3: Yusheng Du in 3,47 secondi (2018);
  • Risoluzione più veloce del cubo 4x4x4: Max Park in 16,86 secondi (2021);
  • Risoluzione più veloce del cubo 5x5x5: Max Park in 33,02 secondi (2022);
  • Risoluzione del cubo di Rubik 3x3x3 da bendati: Tommy Cherry in 12,78 secondi (2023);
  • Risoluzione più veloce del cubo 3x3x3 con una mano sola: Max Park in 6,20 secondi (2022);
  • Risoluzione più veloce del cubo 3x3x3 con il minor numero di mosse: Sebastiano Tronto in 16 mosse (2019).
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