Il mondo dei dinosauri affascina da sempre tutti, sia gli adulti che i bambini: questi animali fecero la loro comparsa sulla Terra circa 230 milioni di anni fa e l’hanno dominata a lungo. L’estinzione dei dinosauri è infatti avvenuta alla fine del Cretaceo, ossia circa 65 milioni di anni fa; durante la loro era, che coincide con il Mesozoico, i dinosauri si diversificarono, generando specie molto diverse tra loro. Scopriamo insieme quali sono le principali.
La classificazione dei dinosauri
Quanti tipi di dinosauri sono esistiti? Secondo gli studiosi, in 160
milioni di anni ne sono esistite circa 160.000 specie. La
classificazione biologica dei dinosauri si basa sulla “tassonomia cladistica”, un metodo che raggruppa gli essere viventi in base alla loro evoluzione, ossia al grado di parentela con i loro antenati. I fossili dei dinosauri hanno permesso agli studiosi di scoprire caratteristiche comuni a diverse specie.
Nel 1888 lo studioso Harry Seeley propose una suddivisione in due macrocategorie, gli Ornitischi e Saurischi, basata sulla forma dell’anca e dell’osso pelvico
degli esemplari rinvenuti. Oggi questa categorizzazione è ritenuta
ancora valida ma poi sono state definite per i dinosauri delle classificazioni inferiori successive, basate su studi più recenti. Vediamole nel dettaglio.
I dinosauri ornitischi
Gli ornitischi erano dinosauri erbivori che avevano il bacino da uccello, con la struttura pelvica di forma rettangolare e il pube orientato verso la parte posteriore del dorso. Si estinsero tutti nello stesso periodo. Gli studiosi li hanno suddivisi nei due sottogruppi seguenti.
I Tireofori
Il nome significa “portatori di scudi” e si riferisce al fatto che questi animali preistorici avevano una corazza ossea sul dorso, spesso dotata di strutture di difesa, come aculei, creste e placche. Questo gruppo comprende sia bipedi che quadrupedi. Ecco tre esempi:- Anchilosauro: il nome significa “lucertola fusa”, perché aveva le ossa del cranio e di altre parti del corpo fuse tra di loro. Era lungo circa 6 metri, è noto per la sua corazza e per la lunga e letale coda a martello;
- Stregosauro: il nome significa “lucertola con la cresta”, è famoso per la lunga fila di placche ossee presenti sul suo dorso;
- Scelidosauro: il nome significa “lucertola munita di costole” e deriva dal gran numero di costole rinvenute tra i fossili. Aveva la testa piccola, una coda molto lunga e il dorso ricoperto da scudi ossei.
I Neornitischi
Questo è un gruppo eterogeneo che comprende vari dinosauri la cui principale caratteristica era la dentatura affilata. Ecco tre esempi:- Triceratopo: era un grande erbivoro quadrupede con una specie di collare osseo, oltre che tre corni sul muso;
- Iguanodonte: il nome significa “denti di iguana” perché aveva una dentatura simile a quella delle iguana di oggi. Era molto robusto, con zampe massicce e denti affilati con cui strappava la vegetazione;
- Pachycephalosaurus: aveva una cupola cranica massiccia, probabilmente usata per caricare gli altri animali. Viveva in branco, pascolava brucando l’erba ed era dotato di spuntoni per difendersi.
I dinosauri saurischi
La maggior parte dei saurischi erano dinosauri carnivori, ma in questo gruppo rientrano anche alcuni erbivori. Avevano il bacino da lucertola, con il pube orientato verso la parte anteriore del corpo e una struttura pelvica di forma triangolare. Alcuni saurischi si estinsero più tardi rispetto ad altre specie. Anche in questo caso, gli studiosi hanno individuato due sottogruppi.I Teropodi
Erano dinosauri bipedi. I più primitivi erano carnivori e predatori aggressivi. Con il tempo, si diversificarono e alcune specie diventarono erbivore oppure onnivore. Le loro caratteristiche principali erano le tre dita funzionali su ciascuna estremità e le ossa cave. Questi fattori li rendevano veloci e agili, al punto che molti di loro divennero dinosauri volanti: alcune specie sopravvissero all’estinzione che avvenne alla fine del Cretaceo e sono proprio questi gli antenati degli uccelli moderni. Ecco alcuni esempi:- Tirannosauro Rex: il “re delle lucertole” era tra i più grandi e temibili predatori. Poteva arrivare fino a 12 metri, le zampe anteriori erano più piccole e terminavano con due artigli; aveva una grossa testa e una grossa coda che controbilanciava il peso del cranio e veniva usata per colpire le prede;
- Gigantoraptor: il nome significa “predatore gigante”, era probabilmente simile a un grosso struzzo, perché aveva il becco e le piume;
- Velociraptor: era un dinosauro piccolo ma agile, veloce e letale, aveva zampe lunghe, artigli affilati e denti taglienti;
- Archaeopteryx: il nome significa “piuma antica”, perché questo dinosauro volante era piumato ed è considerato il più antico antenato degli uccelli odierni. Aveva i denti ed era grande circa mezzo metro.
I Sauropodi
Erano grandi dinosauri erbivori quadrupedi che avevano due peculiarità, ossia il collo e la coda molto lunghi. I più antichi esemplari, in realtà, erano bipedi, carnivori e più piccoli. I successivi, invece, vivevano in branchi, erano massicci e potevano raggiungere i 32 metri di altezza. Ecco alcuni esempi:- Brontosauro o Apatosauro: è tra i più grandi animali erbivori mai esistiti. Poteva, infatti, raggiungere i 22 metri di altezza e le 20 tonnellate di peso. Aveva un collo lungo ma leggero, mentre la coda era lunga e sottile e probabilmente usata come frusta per colpire i nemici;
- Brachiosauro: poteva raggiungere i 25 metri di altezza e le 55 tonnellate, aveva il collo lungo e le zampe anteriori stranamente più alte di quelle posteriori;
- Diplodoco: il nome significa “doppio fascio” e deriva dal fatto che questo animale aveva una struttura ossea sdoppiata all’altezza della coda. Era un quadrupede erbivoro imponente, con collo e coda lunghi.